Chi siamo?
Bella domanda…anche noi ce lo chiediamo! Non è facile definire delle Streghe,
anche perché all’apparenza non abbiamo niente di diverso dalle altre donne. Abbiamo però qualcosa di più.
Questo discorso vale sia per le donne ma anche per gli uomini, anche se anticamente erano molto più numerose le donne che venivano accusate di stregoneria e bruciate sul rogo o imprigionate o torturate. Anche se i tempi sono cambiati e gli uomini evoluti, (ma non troppo) ancora oggi in paesi civilmente arretrati le donne vengono trattate come se fossero streghe. Non le viene riconosciuto il proprio diritto di esistere secondo proprie modalità.
Siamo un gruppo di donne più e meno giovani, più o meno attive che cercano, attraverso un sistema molto più evoluto dell’antica scopa, di far volare, attraverso l’etere, informazioni e suggerimenti su cosa possiamo fare per migliorare il nostro rapporto con la nostra Madre Terra.
Tutto viene e torna da questo prolifico grembo fonte di Vita e sostentamento.
Poterci riappropriare del significato del passaggio delle stagioni, far battere il nostro cuore all’unisono con quello della Terra ci arricchirebbe e troveremmo tutte le risposte a domande mai formulate. Attraverso la Terra e attraverso il rispetto che dobbiamo tributarle, riceviamo insegnamenti sulle piante, sugli animali e sugli spiriti della natura, gli elementali, ai quali affidarci per entrare in contatto e affinare la nostra sensibilità. Sensibilità che le giovani streghe sentono di possedere sin da piccole. Piccoli particolari e segnali che ci indicano che noi possiamo capire i segni oscuri ai più.
Questo modo di entrare in contatto con la natura e con tutti gli esseri viventi hanno sempre fatto sentire l’uomo messo in disparte.
Il potere di guarigione che le donne avevano, perché in stretto contatto con i poteri di guarigione della Terra, facevano sentire l’uomo defraudato di un potere che gli apparteneva. E ieri come oggi, tutto ciò che è diverso mette paura. E invece di cercare di comprendere la diversità, perché nessuno di noi ha l’assolutezza delle conoscenze, chi viene percepito ‘diverso’ viene allontanato o distrutto . Vediamo, anche oggi, come si preferisce far tacere chi leva la propria voce per veder riconosciuto semplicemente un proprio diritto alla vita. Figuriamoci la situazione nel Medio Evo….
Oggi siamo più fortunate, siamo libere di riunirci e di festeggiare i famosi sabba che non sono danze rituali intorno al fuoco con esseri demoniaci, bensì il celebrare, in date stabilite, i passaggi fisici della nostra Madre Terra.
La nostra Triplice Dea che rappresentiamo così, )0( come le tre età della donna.
La luna nascente, la Luna piena e la Luna calante.
Che la pace sia con chi si avvicina con benevola curiosità alla nostra religione Wicca, che così recita: “Se male non fai, fai cio che vuoi”